7 giugno: la missione italiana per le pari opportunità al Parlamento Europeo di Strasburgo

Consigliere di Parità provenienti da diverse regioni italiane, come Liguria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, e le sue province: Asti, Vercelli, ma anche donne impegnate quotidianamente nella battaglia per le Pari Opportunità si sono recate in Missione al Parlamento Europeo di Strasburgo il 7 e l’8 giugno .

Per Confcooperative Piemonte Nord ha partecipato Angelica Borio, impiegata presso il Settore Ricerca Sviluppo e Pari Opportunità che racconta la sua esperienza.
Una Missione dall’alto spessore morale, avvenuta grazie al costante impegno della Consigliera di Parità Regionale per il Piemonte, Avv. Anna Mantini e all’organizzazione nell’ambito delle attività istituzionali dell’on.le Gianna Gancia, all’interno del periodo di mandato 2021-2024. Quest’ultima prevede il coinvolgimento di tutte quelle figure impegnate sui temi delle Pari Opportunità, in una missione presso il Parlamento Europeo con sede a Strasburgo, per incontrare i referenti europei al fine di attuare un avvicinamento istituzionale sul tema dei fondi strutturali e del PNRR.
Abbiamo colto l’occasione per portare avanti il nostro impegno decennale sui temi delle Pari Opportunità, aprendo il confronto e il dialogo con altre Regioni e con le Onorevoli che abbiamo incontrato nel corso del nostro viaggio, lavorando , insieme, unite, per creare cambiamento.
Confronto, dialogo, emozione, liberà, dignità; queste le parole al centro della Missione

Quali sono stati gli argomenti più dibattuti?

Centrali tematiche per noi quotidiane come l’importanza dell’imprenditorialità cooperativa come luogo significativo di occupazione femminile, di rappresentanza femminile e di inclusione.

In che senso Confcooperative Piemonte Nord opera a favore delle Pari Opportunità?

Confcooperative Piemonte Nord dedica, fin dal 2000, attenzione e cura al tema delle Pari Opportunità, non solo all’interno dei suoi uffici, delle società di emanazione ma anche presso le imprese associate. Si tratta di un’attenzione trasversale che permea ogni nostra azione da quelle di rappresentanza a quelle di sostegno ai progetti di sviluppo dell’impresa.
Voglio sottolineare l’importanza del messaggio che di per sé vuole trasmettere la Missione, cioè l’inevitabile inversione di paradigma che porta il cittadino a diventare protagonista, non solo durante il momento del voto, ma soprattutto quando conosce e tocca con mano l’istituzione.
Importante è uscire dai palazzi per portare alle persone quello che dei palazzi si fa frase che sottolinea l’importanza del contatto diretto con le istituzioni, per avvicinare il cittadino ai meccanismi sovra istituzionali come il Parlamento Europeo, spesso percepito come distante.
Abbiamo avuto modo di parlare, in un’aula del Parlamento, con le Onorevoli e di ascoltare la testimonianza di Elham Zajani, donna iraniana rappresentante della resistenza in Iran, che ci ha trasmesso l’impegno e la forza con la quale giorno per giorno lavora per il suo paese, come sappiamo tragicamente caduto sotto un regime totalitario. Vedere la forza con la quale mostra le cicatrici fisiche e morali, che porta con sé dopo aver subito un barbaro attacco, mentre si trovava nel suo paese, ci ha reso ancora più partecipi e consapevoli dell’importanza di non sottovalutare, mai, la libertà che abbiamo e di come si debba costantemente lottare per conquistarla e mantenerla.

Cosa ti porti a casa da questa esperienza?
La consapevolezza di aver preso parte ad un viaggio ricco, capace di trasmettere passione e la necessità di non poter arretrare neanche di un passo, nella lotta quotidiana contro le disparità di genere, perché nulla è acquisito per sempre.

Cosa ti ha colpito di più?
La ferma presa di posizione delle donne che, coese, abbiamo dimostrato di saper collaborare efficientemente ed efficacemente al fine di incrementare le tutele per le lavoratrici, le madri, in generale qualunque donna che abbia un’aspirazione, non si senta frenata per la sua appartenenza di genere. Ricordiamo che ogni donna che lavora porta a un notevole incremento del PIL perché permette di scindere il paradigma della donna “angelo del focolare” dedita solo alla cura (della casa, del marito, dell’anziano…). La Missione ha creato un contatto con le istituzioni Europee, incrementando la fiducia nel sistema, perché capace di accogliere le sollecitazioni dei cittadini, dando possibilità concrete di ridurre il divario di genere.